Trasformazione in associazione di volontariato
¶ 1 Leave a comment on paragraph 1 0 La crescita di SGI e delle sue attività richiede che vengano operate delle modifiche a livello di forma associativa e stato fiscale per esigenze di trasparenza fiscale, credibilità nei confronti di interlocutori istituzionali e scalabilità.
¶ 2 Leave a comment on paragraph 2 0 La trasparenza è sempre stato uno dei valori guida dell’associazione. L’attuale forma di associazione di promozione sociale con partita IVA andava bene in presenza di attività “commerciali” occasionali e minimali. Con attività commerciali si intendono attività di formazione, comunicazione o consulenza coerenti con la missione sociale che l’associazione presta a terzi. La compresenza di attività puramente volontarie e di significative attività remunerate diventa difficile da gestire con chiarezza a livello amministrativo col modello attuale. Essendo la reputazione dell’associazione il suo capitale fondamentale, si ritiene opportuno agire secondo la filosofia de “la moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto” e separare completamente le attività volontarie da quelle remunerate.
¶ 3 Leave a comment on paragraph 3 0 La forma della associazione di promozione sociale rende difficile anche il riconoscimento di SGI da parte delle amministrazioni pubbliche, poiché non si inquadra né nella fattispecie delle APS nazionali (non abbiamo sedi fisiche operative in almeno cinque regioni) né di quelle regionali (di fatto agiamo a livello nazionale).
¶ 4 Leave a comment on paragraph 4 0 Infine, è opportuno ragionare anche in prospettiva di una auspicabile crescita futura e delle possibilità che la legge di riordino del Terzo Settore va a offrire. In particolare, SGI ha il potenziale per evolvere fra qualche anno in una fondazione di partecipazione, strumento nuovo e molto interessante. La forma della APS manca di alcuni requisiti necessari per avviare un eventuale percorso di questo tipo
¶ 5 Leave a comment on paragraph 5 0 L’analisi compiuta dal Comitato di Coordinamento ha individuato l’associazione di volontariato come forma associativa preferibile per soddisfare tutti i requisiti sopra descritti.
¶ 6 Leave a comment on paragraph 6 0 La trasparenza è massima in quanto si gestiscono solo attività di volontariato, acquisendo lo stato di ONLUS. Le eventuali attività commerciali vengono gestite esternamente, garantendo la massima tranquillità a coloro tra i Soci che non sono interessati a questo aspetto delle attività.
¶ 7 Leave a comment on paragraph 7 0 Le associazioni di volontariato acquisiscono automaticamente lo stato di ONLUS e beneficiano di una considerazione privilegiata da parte delle pubbliche amministrazioni, essendo previsto per legge che possano stipulare convenzioni dirette. Anche le banche che operano a sostegno del mondo non profit preferiscono la forma dell’associazione di volontariato per la sua trasparenza.
¶ 8 Leave a comment on paragraph 8 0 Dal punto di vista della scalabilità una associazione di volontariato correttamente impostata può costituire il primo passo verso una possibile evoluzione verso una fondazione di partecipazione, qualora si verificassero le condizioni di qui a non meno di 5 anni.
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